Croazia in bicicletta!

Croazia, di nuovo in sella! Son passati quasi 3 anni dal mio ultimo viaggio in bicicletta, in Islanda.  (Gli altri  viaggi in bici). Per forza di cose non ho potuto godermi ne il giro della Toscana ne quello della Sardegna, nonostante fossi molto felice che Fabietto si dilettasse in questa Sacra arte. Quest’anno, non voglio farmi sfuggire l’occasione Croazia. Sono le 4 del mattino, sto finendo il turno in piattaforma, ancora una settimana e sarò a casa.. E invece, mi comunicano che l’elicottero che mi riporterà in terraferma arriva già oggi. Giusto il tempo di una dormitina, preparare la valigia e scrivo immediatamente al gruppo Sbombate.. Sono già vibrante, 3 parole, Bici Croazia Lunedì. Abbiamo gusto il weekend per organizzare il percorso, le sacche e l’allenamento.. Beh per l’allenamento ci penseremo oltre la dogana.. In realtà una seduta d’allenamento la tentiamo anche, Clusone-Vaccaro, per trovarsi dal buon Marco, nella sua residenza estiva. Ma, complice la pioggia, Lucone ci convince ad optare per la chiamata d’emergenza. Lo stesso Lucone ci da l’illusione di voler tentare la nuova avventura in Croazia, ma si tira indietro all’ultimo, così restiamo in 3, io Fabio e Trusso. Per Marco invece si tratta della prima esperienza in bici, stile artigiano, ma spinta e caparbietà davvero invidiabili!

Croazia in bicicletta

Croazia in bicicletta, le isole!, continua…

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Lunedì 3 Agosto, Giro Croazia, trasferimento

Non pagare la vignetta

Partenza serale e viaggio in macchina fino a Rjieka (Fiume), qui cerchiamo un parcheggio dove dormire e lasciare la macchina, per poi partire sui nostri cavalli di battaglia. Dopo un primo tentativo nel parcheggio del Lidl, la video-sorveglianza apposta per noi, optiamo per un tranquillo quartiere residenziale e dormiamo per ben 2-3 ore

Martedì 4 Agosto, Giro della Croazia, Stage 1: Rjieka- Lopar (Isola di Rab): 85 km

  • Difficoltà: 4
  • Paesaggio: Nice
  • Traffico: bad

Primo risveglio in Croazia, “freschi” come rose, scendiamo dalla nostra camera 5 stelle, ci stiracchiamo durante la passerella dei turisti che armati di stuoia e infradito scendono evidentemente al mare, e già pregustiamo la salsedine e il relax. Ma prima, cambiamo la gomma della Camaleonte di Trusso, inspiegabilmente già a terra, probabilmente ha avuto un piccolo ripensamento durante il viaggio, ma gli é andata male, perché tempo 5 minuti di pit-stop e pronti via! Il primo tratto é una strada molto trafficata, il mare si intravede raramente all’orizzonte e già capiamo che saranno pochi i km completamente piatti.  Dopo una decina di km, la prima gioia della nostra Croazia, dall’alto della strada, la vista sul suggestivo villaggio di pescatori di Bakar, che con i suoi tetti rossi domina un piccolo golfo. Superato il villaggio, non appena la strada scende fino al mare, stabiliamo l’equilibrio tra le nostre tre bestie e sperando che non cadano, ci tuffiamo nell’acqua cristallina. Sarà il primo di molti bagnetti rigeneranti. Riprendiamo a pedalare fino al maestoso ponte, che ci conduce sull’isola di KRK. Appesantiti da due kg di pollo allo spiedo e alette, pedaliamo di grinta, saliscendi su saliscendi, fino alla seconda foratura di giornata. Trusso fa fuori anche l’altra ruota, 2 su 2, partiamo bene! Fortunatamente saranno gli unici inconvenienti meccanici di tutto il viaggio, nonostante la sabbia e i fuoristrada non previsti. A KRK, località molto gettonata, snorkeliamo e brindiamo con una meritata Radler, pure al pompelmo, sulla spiaggia. Finita la Karlovacko, birra originaria della Croazia, ci ricordiamo che per giungere a KRK, ci eravamo goduti una gran bella discesa, indi per cui, ci aspetta il primo vero GPM Croato. Le sacche belle cariche complicano l’ascesa, ma il pollo ormai é stato digerito e così scatta la bagarre per la maglia a pois. Non sappiamo ancora se per sadonismo, o per visitare la ridente cittadina di Vrh, ma il più pimpante dei tre, nonché il più giovane, Fabietto, ci inganna facendoci fare una salitona extra, prima di giungere al porto di Valbiska. Patatine al chilli e Karlovacko ci mettono definitivamente KO. In traghetto giungiamo stravolti a Lopar sull’isola di Rab, la più bella della Croazia settentrionale, ci trasciniamo al campeggio, montiamo a fatica la tenda e finalmente verso mezzanotte crolliamo in un sonno profondo, disturbato solo dal lieve e piacevole russare di Trusso=)

Mercoledì 5 Agosto, Giro della Croazia, Stage 2: Lopar (Isola di Rab)- ZRCE beach/ Spiaggia Cista(Isola di Pag): 65 km (cit. “strade adatte a bici belle”=100 km percepiti)

  • Difficoltà: 4
  • Paesaggio: Very Nice
  • Traffico: Very good

Sito ufficiale Lopar

Eravamo talmente cotti la sera prima, che la dormita é totale e ci svegliamo in forma e carichissimi. Siamo su una delle isole più belle della Croazia, sicuramente la più bella dell’area settentrionale. Alla reception ci garantiscono che le calette migliori dell’isola, che si susseguono nella costa settentrionale, sono collegate da appositi sentieri e stradine percorribili in bicicletta, anzi “si riesce a farle anche con biciclette belle”. Probabilmente, la ragazza del campeggio come bicicletta bella, ha un carrarmato..Dopo aver ammirato la lunghissima spiaggia Paradiso, di sabbia finissima , ci inerpichiamo in una stradina asfaltata bella ripida, ma lungo la quale ci godiamo l’ombra della pineta, la freschezza mattutina e la vista di scorci di mare stupendi. E poi, l’asfalto diventa polvere, sabbia, sassi, rami, scogli; l’ombra diventa sole cocente e sudore e la salita diventa, no beh quella resta sempre salita.. Dopo tentativi imbarazzanti, siamo costretti a proseguire spingendo le biciclette. Il problema sono le sacche, che appesantiscono le bici e ci costringono anche ad alzare una bicicletta per volta in tre, per superare certi tratti. Così la traversata delle calette diventa, nonostante i soli 7 km percorsi in tutta mattina, una dei tratti più ardui di tutto il tragitto. Così ritornati sull’asfalto ci godiamo un mega piatto di spaghetti allo scoglio e pure uno di calamari fritti.. A si, cavolo, dobbiamo pedalare ancora!=).. Ah, dimenticavo! Gran fatica della mattina, ma che spettacolo! La spiaggia sabbiosa Sahara, quasi deserta e con un mare limpidissimo nonostante il fondale stenti sempre a diventar fondo, oltre alla spiaggia Dubac e altre più piccole calette, sono una gran ricompensa! Dopo pranzo, parte una rincorsa velocissima e molto piacevole. L’isola di Rab si rivela abbastanza piatta e l’unica salita é di circa un km in uscita da Lopar. Siamo anche alleggeriti da un’arietta che allevia la gran calura che caratterizza queti giorni. Raggiunto Misniak, la punta meridionale dell’isola di Rab, prendiamo il traghetto per ritornare sulla terraferma. Qui, ad aspettarci riecco la salita.. Circa 7 km di tornanti e piccoli paeselli caratteristici sparsi qua e là sul versante, accompagnano il mio momento di crisi. Ma nonostante sia meno brillante dei miei due compari ciclisti, non mollo e anzi cerco pure di rispondere al quiz, che nel frattempo hanno organizzato. Io, con la lingua sull’afalto e loro a farsi domande sulle poesie di Ungaretti.. Ah, l’età!=) E poi, altrettanti km di discesa, altro aperitivo al porto, altro traghetto e PAG! Altra classica salitella post-ferry, e in un paesaggio carsico, brullo e quasi desertico, tipico della Croazia del nord,  chiudiamo la giornata in sella con un’altra quindicina di km, una spesa bella abbondante al market, litri e litri di acqua jogurt coca pivo e varie bevande e pure un ananas, parcheggiata sulla mia sacca durante le ultime pedalate e via, alla ricerca di una dimora per trascorrere la notte. O meglio, la dimora la portiamo sempre con noi, ci serve una location.. Deviazione a sinistra, strada sterrata tra tipici muretti a secco di calcari bianchi ricchissimi in fossili nummulitici (hanno la forma di lenticchie, per intenderci) e ecco una bellissima spiaggetta. Magari non una delle più belle della Croazia, ma il fatto che siamo soli, il sole sta tramontando e siamo giunti a “casa”, rendono questo uno dei bagni più rilassanti della mia vacanza. Il guardiano dell’isola, nonostante sia Croato, é davvero gentilissimo, ci apre addirittura i bagni e così, doccetta (acqua dalla cisterna sul tetto=), risotto ai porcini (Per te lucone) e dormita in spiaggia, senza montare nemmeno la tenda! I fari di Zrce beach, oltre che delle barchette della sorveglianza e un cielo ultra-stellato, con pure qualche stella cadente, sono i nostri compagni di nottata.

Giovedì 6 Agosto, Giro della Croazia Stage 3, la tappa regina: Zrce (Isola di Pag)-Sali (Isola di Dugi): 115 km

  • Difficoltà: 5
  • Paesaggio: Very Nice
  • Traffico:  Ok

Il risveglio in spiaggia é davvero suggestivo e ripartiamo carichi. I primi km sono ancora immersi nel paesaggio brullo e non mostrano nemmeno troppe asperità, superiamo Novalja, dove ci riforniamo come al solito di mille litri d’acqua, Mandre, e nei pressi di Simunj, ci troviamo quasi immersi nel verde, e la strada comincia a inerpicarsi, fino a scollinare e portarci a Pag. Altro rifornimento di liquidi e una controllata al  contachilometri. Sono le 10, abbiamo percorso circa 25 km, all’una abbiamo il trghetto da Zadar e ci mancano ancora una 50ina di km.. Sembra difficile, ma ci proviamo.. Come dicevo, ognuno ha il suo momentino di crisi.. Io il mio l’ho avuto la sera prima, così stamattina sto alla grande e aiutato dalla strada relativamente piana, finalmente, mi metto a testa del terzetto, testa bassa e pedalare.. 20, 25, 27 all’ora..Con un gran passo, ci accorgiamo che possiamo farcela, cominciamo a darci cambi regolari, sembra una crono a squadre. Ci fermiamo in un paio di occasioni per scattare qualche foto del mare sotto di noi, dato che la strada é abbastanza altarispetto alla costa. Nonostante la nostra grande spinta, Zadar stenta ad arrivare e gli ultimi 15 km sono caratterizzati da continui rettilinei infiniti su e giù, su e giù, su e giù, ZADAR! Altri 6 km e giungiamo con più di mezzora d’anticipo al porto. Pranziamo sul traghetto, svaccati sui divanetti all’interno, già sazi di sole e caldo e gungiamo sull’isola di Dugi Otok.  Giusto il tempo di una coca e si riparte, destinazione Sali. Nonostante il nome, sono solo due le salite che dobbiamo affrontare. La solita dal porto e un sentiero a piedi, che ci porta ad una splendida e isolata caletta, dove godiamo di uno dei mari più belli del viaggiio in Croazia. Per il resto, i 23 km dell’isola di Dugi, sono tutti belli in quota e all’ombra. Nonostante la stanchezza cominci a farsi sentire, rimangono tra i km più belli percorsi in Croazia, arricchiti anche da una proficua scorpacciata di fichi selvatici. Giunti a Sali, ci stupiamo davanti alla bellezza e alla vitalità inaspettata di questo Paesino. Un porticciolo davvero pittoresco, immerso nel verde, tanti localini a ridosso del mare, tantissima gente e un sacco di italiani, per lo più in barca e una ciclabile panoramica sul mare che ci porta alla nostra dimora. Lo resterà per ben tre notti. Fabio, addocchia un sentierino che sale di qualche metro tra i rovi e seminascosta trova una piazzola perfetta per la nostra tendina. Andiamo a cenetta in un ristorante al mare, solito piattone di spaghetti ai frutti di mare, calmari fritti e birozzo.. Brindiamo alla Croazia, alla prima volta di Trusso sopra i 100 km e a questo sorprendente Sali, cin cin!

Venerdì 7 Agosto, Giro della Croazia Stage 4, la tappa relax: Giro in barca di Kornati

  • Difficoltà: 0
  • Paesaggio: Wonderful
  • Traffico: Only boats =)

Tripadvisor, Kornati park

Ebbene sì, ci siamo meritati un pò di relax e la Croazia é il posto giusto! Così ci godiamo uno stupendo giro in barca per le isole del parco naturale di Kornati, acessibili solo via mare. Qui abbiamo sicuramente i bagni e lo snorkeling migliori in calette di sassolini e sabbia bianchi e soprattutto acque davvero cristalline. E che pranzo! Il nostro capitan Findus ci parcheggia in un isoletta, dove hanno apparecchiato un bel tavolo all’ombra della pineta con vista mare, dove godiamo di un pazzesco sgombro alla griglia freschissimo. Capitan Findus, ci invita a restare a Sali per il weekend, perché c’é la festa dell’isola. La fanno una volta all’anno, il porto si riempie di barche e tutta la gente del posto fa festa. E così sia! Scopriamo così la Donkie music, che spiegarla non rende bene l’idea: pescatori che procedono a processione e suonano improbabili strumenti, tra cui corno piatti e ferro da stiro, ripetendo la stessa litania per 5 ore di fila. Una sera lo fanno a piedi per Sali, la sera seguente su una barca munita di fumogeno rosso. E oltre a ciò, musica dal vivo e tranci di tonno come non ci fosse un domani! Così trascorriamo le ultime tre sere in Croazia, a far festa!

Festa Sali, Dugi Otok

Sabato 8 Agosto, Giro della Croazia Stage 5, Telascika: 25 km

  • Difficoltà: 1
  • Paesaggio: Very nice
  • Traffico: Perfect

Altra giornata turistica, lasciamo le sacche alla nostra tenda e partiamo alla scoperta del parco di Telascika. Si trova appena a nord di Sali, si paga l’ingresso, perché considerato parco nazionale e ha la peculiarità di avere un lago di acqua salata, collegato al mare da condotti carsici. Non facciamo il bagno nel lago, perché l’acqua é veramente caldissima, quasi 27 gradi, ma sulle sue sponde ci godiamo un bel pic-nic all’ombra della pineta e la tanto agognata anguria, oltre che un work-shop sulle formiche tenuto da Fabio. Ci dilettiamo anche con qualche tuffo dalle falesie bianche caratteristiche di questa parte dell’isola. Facciamo anche un pò di sano snorkeling e per la prima volta il fondale non si vede, anzi subito a ridosso della falesia, il mare sprofonda e nuotiamo nel profondo blu, inseguendo qualche branco di pesci, e pensando già ai succulenti tranci di tonno che ci attendono la sera. Provo a battere Fabio all’ultimo GPM del viaggio, ma alla fine mi devo accontentare a scollinar con lui. Sarà per il prossimo Giro!=) P.s: maglia combattività Croazia a Trusso, grande!!! Una nota di merito va alla nostra compagna notturna, arrivava sempre puntuale alla nostra tenda verso le due di notte, bussava un pò, faceva il giro, qualche coccola e al mattino non c’era già più. Stoico Trusso, che quando chiesi la sua consulenza da cacciatore, mi rispose “Ma si dormi, é un gatto!”. Una ricerca zoologica, oltre che un’enorme rosicata nella sacca hanno rivelato la verità: la nostra amica era una martora!

Domenica 9 Agosto, Giro della Croazia: trasferimento

Ci imbarchiamo sul catamarano, che secondo l’agenzia turistica di Brbnj non esisteva, che ci riporta a Zadar. Qui prendiamo al volo un pullman, che con tanto di wifi, ci riporta a Rjieka. Recuperiamo la macchina, ultimo super rifornimento al Konzum, supermercato numero uno della Croazia, e si riparte, davvero soddisfatti per questo viaggio, breve ma intenso, last-minute ma perfettamente riuscito!

Alla prossima, Croazia!!!

Per un’occhiata ulteriore alla Croazia: Sognando CroaziaTuristipercasoCroaziaDavideCerriIstriainbicicletta,

E il sempre numero uno per viaggi all’avventura, GabrieleSaluci!

Croazia in bicicletta, le isole!

Il trailer:

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 Le foto: