Global Warming: scenari futuri per la nostra Valle Seriana

Ebbene sì, questa sera miei cari lettori non vi voglio parlare di un’ultima escursione o avventura del nostro team Sbombate ma di un argomento ben più importante: il cambiamento climatico in Valle Seriana. Voglio approfittarne per raccontarvi in parole semplici uno studio fatto qui al politecnico di Milano di come varierà la risorsa idrica nei prossimi anni in relazione agli scenari di cambiamento climatico prospettati dagli scienziati dell’IPCC

Sono particolarmente orgoglioso nel potervelo esporre perché tratta proprio il motivo per il quale ho scelto di frequentare l’ indirizzo di ingegneria ambientale. La salvaguardia dell’ ambiente ed il suo studio sono molto affascinanti e importanti per il nostro futuro, quindi mi raccomando… occhi e orecchie aperte perché ciò che scriverò qui sotto non è qualcosa di lontano da noi..ma sono esattamente degli scenari evolutivi di cosa accadrà NEI POSTI IN CUI VIVIAMO nei prossimi 50 anni.

Scialpinisti preparatevi anzi tremateee… 🙁

Schermata 2015-11-19 alle 23.06.53

In questo grafico sono riportati in nero le temperature del periodo 2000-2009 mentre negli altri colori le previste per il periodo 2045-2054. Naturalmente si sono considerati numerosi modelli poiché innanzitutto il clima dipenderà da diversi nostri atteggiamenti e scelte politiche dei prossimi anni ed in secondo luogo dai metodi di calcolo utilizzati. Ciò che interessa è però il trend medio che come vedete è di GENERALE AUMENTO, dipende ovviamente dalle stagioni ma  in media 2-3 gradi centigradi in più rispetto a prima si registreranno durante tutto l’ arco dell’ anno.

 

Qui sotto sono invece riportate le precipitazioni (di ogni tipo sia solido sia liquido)

prev

Le precipitazioni diminuiranno drasticamente durante il periodo estivo, potranno addirittura più che dimezzare; per la restante parte dell’ anno saranno comunque in diminuzione .

Ma ora passiamo al grafico più importante..quello relativo alla Copertura nivale in relazione alle fasce di quota

Schermata 2015-11-19 alle 23.07.42

Sull’ asse delle y è espresso l’ SWE (snow water equivalent) ovvero l’ equivalente in termini di acqua della precipitazione nevosa e come potete ben notare l’ andamento medio dei modelli è una previsione di dimezzamento o quasi. Il gap lo si vede proprio nella fascia dai 1800 ai 2200, proprio quella dove sono collocati la maggior parte degli impianti sciistici.

Ecco qui una breve sintesi dei dati numerici dei vari modelli, ricordate che con CO si indica la situazione corrente di studio, ovvero quella del 2000-2009

 

Schermata 2015-11-19 alle 23.35.57

Tutti i modelli e gli scenari prevedono quindi un aumento delle temperature e diminuzione delle precipitazioni, con però variabilità stagionale. L’incremento delle temperature porterebbe a minore formazione di manto nivale e più rapido scioglimento, con incremento probabile dei deflussi in autunno e primavera.

Spero di essere stato il più chiaro possibile, ho voluto riportare questo lavoro del Prof. Bocchiola e del DICA perché così possiate capire di come il cambiamento climatico influenzerà realmente i prossimi nostri anni e non rimarrà un concetto segregato alla grande scala.