Resegone – Rifugio Azzoni

[yasr_visitor_votes size=”medium”]
Eccomi! Sono ancora vivo!
Dopo una lunga pausa dovuta alla stagione dei funghi  (stagione abbastanza “magra” dalle nostri parti) pensavo (e speravo) di tornare con un articolo sullo scialpinismo.
Invece si sono avverate le previsioni del nostro amico Fabio sul riscaldamento climatico e quindi il 18 dicembre mi sono ritrovato a girovagare sul Resegone in mezza manica con l’ormai membro ufficiale delle “sbombate” Alessandro detto “pilli”.

L’idea era sempre quella di fare un bel giro ad anello per esplorare in un colpo solo buona parte di questa bella cima che svetta sulla pianura.
In teoria le opzioni erano due: un giro lungo passando per tutte le creste sud del Resegone, oppure un giro corto lungo il sentiero 589.
In pratica abbiamo fatto una media dei due percorsi e ci siamo ritrovati a seguire dei fantomatici sentieri tracciati da camosci che ci hanno portati a raggiungere la cima Quarenghi  lungo una “direttissima” che risaliva i pendii erbosi della montagna.

Foto 18-12-15, 10 55 30 AM

Dopo una meritata pausa panini e dopo aver ritrovato un sentiero da esseri umani, il nostro percorso proseguiva lungo la cresta sud in un continuo saliscendi che percorreva le varie cime del resegone (cima Quarenghi, cima Piazzo, i Solitari, pizzo Brumano e pizzo Daina) fino a raggiungere il punto più alto del Resegone, la punta Cermenati, appena sopra il rifugio Azzoni.

OLYMPUS DIGITAL CAMERA

Marchiata a dovere la cima e scattate le foto di vetta abbiamo chiuso l’anello lungo il sentiero 587 che rappresenta la salita normale da Brumano alla cima del Resegone.

Mappa sentieri:

Resegone
In viola la direttissima percorsa, in giallo i due percorsi possibili altamente consigliati

Tempi:
– Clusone Brumano: quasi due ore con traffico 
– Brumano cima Quarenghi 1 ora e 40
– Cima Resegone un’oretta
– Brumano 1 ora e mezza