Corna Piana (periplo)

Sabato mattina, per non interrompere la combo di uscite scialpinistiche che hanno portato il nostro diamantino Lucone in una forma smagliante, decidiamo di cogliere al balzo la proposta del nostro fan numero 1: Ganz. La proposta in prima battuta è proprio la zona di Val canale, sconosciuta agli sbombati nella stagione invernale.  La partenza al Selz è un po concitata, e per un pelo sfioriamo la tragedia, Luca si accorge che nel baule mancava una sacca..gli scarponi di Ganzi stavano per rimanere nel parcheggio 🙂

1,2,3 pronti.. via! sci ai piedi appena scesi dalla macchina, prova artva (nel gruppo si distingue il segnale acustico di un nuovo modello prodotto dalla Pago, ma..dettagli..). E si parte ripercorrendo la strada che porta all’ Alpe corte, su una neve a tratti ghiacciata carataristica della Siberia seriana.

Dall’ Alpe Corte deviamo a sinistra per il lago e poi passo Branchino, la neve nel versante a ovest della Corna piana è spettacolare: uno strato di 30 cm di powder. Purtroppo però questo pendio vergine lo percorriamo solo in salita 🙁

Al passo traversiamo a sinistra, mantenendo la quota, puntando verso il passo di Corna piana. Da lì  a pochi minuti si raggiunge agilmente la croce di vetta invernale. Foto di rito con il fantastico gruppone, giochi di prestigio nel far sparire i panini dell’ affamato Ganzi e siamo pronti per una discesa da urlo (dal versante est)  in una neve farinosissima.

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Stranamente il gruppo non regala emozioni carpiate, ma la fatica e il dolore alle gambe ci fan ricordare subito le nostre origini e anche stavolta non riusciamo a  tornare a casa con i pantaloni asciutti 🙂

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Gran bella giornata in compagnia di un gruppo super!

L’ itinerario è molto panoramico, lo consigliamo a tutti gli sciatori, anche ai meno esperti, l’ unico tratto da fare attenzione se è ghiacciato è il traverso e la risalita al passo (senza nome) subito dopo il Passo Branchino

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