Gran Tour delle Foppane

Quest’anno, finora, é l’anno dei Gran Tour. Certo, nel nostro piccolo..
Da un lato a un altro delle nostre montagne, le creste a separare le uscite di giorni diversi.
I passi, I punti in comune a cucirne insieme i ricordi.
Sabato mattina, ore sette in punto, passa il pulmino ufficiale delle Sbombate.
Scooby-doo & Co hanno la loro Mistery-Machine color hippy, noi abbiamo il Defender color carrarmato.
Sci e ambaradam nel baule e direzione Spiazzi di Gromo.
Gruppo compatto e gerarchie chiare: Lucone Capogita, Bonzi consigliere solo formale e senza diritto decisionale, Sacri il local ormai di tutta la Val Seriana Superiore, Trusso, Slim, Michi e Elisa, senza diritto di voto =)
Punto di partenza classico per le sbirrate con le pelli del Giovedì sera, ma stavolta puntiamo tutto a sinistra.
Appena usciti dal boschetto, le tracce diventano ghiacciate, ma percorribili.
Chi con la propria forza, chi con i rampanti e Lucone con i ramponi.
Sprofonderà fino al ginocchio e rimpiangerà addirittura le ciaspole (WTF!!!???)
Raggiunta la Cima Avert comincia il toto-cima, toto-valli e toto-gite passate.

La vista é spettacolare, sotto i nostri piedi, con un pizzico di fantasia, si materializza il favoloso Comprensorio Lizzola-Spiazzi-Colere.
La Presolana, dal suo lato più severo, non esprime alcun parere.
Di fronte a noi la vera meta di giornata, il Vigna Vaga.
Avessimo una carrucola, sarebbe a un tiro di schioppo.
La conca delle Fopane (Nota località turistica e mistica, che prende nome dalla celebre baita omonima), é però un Skate park pieno di gobbe e saliscendi.
Così, la via per attraversarla é un continuo togli le pelli metti la cera, due curvette nel raro remollo e due scintille sulla neve dura amata dal nostro Bonzi.
Si sale sull’orlo delle rampe, spesso a spinta, dove la eli da ex fondista bagna il naso a tutti, e poi in picchiata per poche centinaia di metri.
Anche lo sbalzo termico é notevole, ombra – 20, sole +30, sole più vento 0, ombra più vento meglio scappare.
Giungiamo sull’orlo dell’ultima rampa, quella decisiva.
Il Vigna Vaga, forse complice la fame arrembante, sembra ancora lontano.
Scopriamo di non essere bravi a fare previsioni sulle tempistiche, la prospettiva attorno all’ora con tutto il ritorno ancora da affrontare sembra scoraggiare tutti. Tutti tranne Trusso.
Lui é già all’attacco del pendio finale.
La parte più difficile é decidere di partire, ed é così anche stavolta.
Altro che un’ora, venti minuti e siamo già in vetta!


Panorama in crescendo, vento pure.
Ci rigettiamo nel luna Park, paninozzo made in Ardesio a Km zerissimo, e stavolta puntiamo il Passo degli Omini.
Due cime affrontate, vuoi dire di no alla Cima degli omini?!
Saliamo anche su questa vetta ,gli omini ci spingono a tutta birra (a questo punto l’obiettivo dichiarato di tutti) verso Baita Rigada.


Sincronizzati come in un balletto artistico, il nostro Pilly ci raggiunge in perfetto orario, scendendo in contemporanea sul versante opposto.
E come in un balletto artistico, ci delizia con un doppio balzo acrobatico e tuffo di testa esattamente ai nostri piedi 😂
Risaliamo tutti insieme la vertical fino al Timogno  e le nostre papille gustative cominciano a chiedere la giusta ricompensa!
Bonzi a uovo sulla “Pista” Timogno e dietro tutti quanti!
In fondo alle piste del Vodala, brindiamo ad un altro Gran Tour favoloso, il Gran Tour delle FOPANEEEE.


Forse non c’era neve farinosa, ma il panorama, il cielo limpido e la compagnia fantastica fa il resto.
Al bar sperimentiamo pure una nuova combo, approvata dalla Michi, nutrizionista del gruppo:
Birra e cioccolata, freddo e caldo, come questa uscita. Ma la sostanza non cambia, un gusto squisito sul palato. E la voglia di ripartire già.
Al prossimo Gran Tour!!!!

Data:
20.01.2018

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