Ferrata “Maurizio” Alben

luca

Sabato 25, dopo un lungo scambio telefonico  sulle condizioni meteo da fare invidia al pentagono, io Marco e Luca decidiamo di affrontare  la tanto discussa ferrata Maurizio in Alben in vista delle giornate in Brenta che ci aspettano lunedì e martedì.

L’ affannoso aggiornamento meteorologico e quei continui rovesci che appaiono sullo schermo del cellulare non ci fermano, e sprezzanti  dei nuvoloni sopra zambla (proud of me stinki;) ), decidiamo di partire.

Parcheggiata la macchina al passo, proseguiamo dritti lungo la strada sterrata per circa 15-20 minuti fino a che, sulla sinistra incontriamo una sbarra e una strada che risale.

Attenzione questa strada non è segnata da nessun cartello!! ma non potete sbagliare è l’ unica deviazione a sinistra con una sbarra di legno venendo dal passo

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Durante questa primo tragitto l’ aria che respiro è di puro entusiasmo, Luca e Marco sono alla loro prima ferrata “ingaggiante” e sono talmente carichi che appena vedono il percorso sospeso, impazienti dalla voglia di attaccare staccare i moschettoni, anzi capirete più tardi, attaccare e basta 🙂 si vogliono cimentare fin da subito, ma li fermo al volo e li riporto sul sentiero promettendogli che tra qualche decina di minuti avrebbero potuto sfogarsi. Le braccia di luca, ancor prima di iniziare sono sicuro che rilasciavano acido lattico perché il corpo era a conoscenza che più tardi non avrebbero retto i ritmi di produzione.

Il buon Marco invece aveva l adrenalina a mille e con un passo da bulldozer spianava la strada conducendo il gruppo fino all’ attacco, io ultimo della fila sofferente cercavo con quel poco di fiato che mi restava di iniziare discorsi per annientare la Furia davanti.

Per il sentiero che conduce all’ attacco vi conviene risalire gli impianti tenendo la sinistra e seguire un sentiero ghiaioso. Seguite comunque i bolli azzurri (tipici delle ferrate), che vi porteranno alla zona della vestizione e all ‘inizio della ferrata.
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La prima parte della ferrata delude un po’ gli animi dei due scatenati dietro di me perché è un misto di terra, ghiaia e pietre..insomma tutto ciò che uno non si aspetta quando sente parlare di ferrata. Poco più sopra l’ umore si abbatte del tutto, Luca urla “ragazzi qua piove! ho il culo tutto bagnato! o piove o è il sudore di Marco( che era dietro) ” Il mistero delle mutande bagnate si risolve subito e con una bella risata scopriamo che la bottiglia nel suo zaino perdeva 🙂

Poco dopo inizia la vera parte atletica e mi raccomando:” ragazzi qua cercate di divertirvi usando più che potete i piedi e cercando l’ equilibrio” Al primo tratto verticale, da veri Sbombati sento il tipico urlo del tennista, anzi che dico, dello Sbombato! Luca detta il passo e Marco a ruota segue i passaggi, ed una trazione dietro l’ altra portano il gruppo in cima!

luca in allungamento
luca in allungamento (fiero di lui perché sta cercando l’ appiglio)

 

No sarebbe troppo semplice l’ avventura così e ammetto che un po’ ho esagerato :), più si sale più mi accorgo che prendono confidenza con la parete e si muovono bene.

Però ragazzi un passo alla volta..

Le urla di prima dello sforzo si tramutano in” Maarcooo veloce mi son dimenticato il rinviooo!! staccamelooo” Qui è level 2!  Allo sforzo di essere in completo bloccaggio monobraccio subentra anche la testa che, nel guardare il rinvio tutto solo soletto, ti ricorda che hai 300 metri di canalone sotto il tuo scarpone.

Ma gli Sbombati superano tutto e son pronti per affrontare nuove avventure!

La ferrata prosegue abbastanza continua, dopo il pezzo tecnico in placca leggermente strapiombante le difficoltà iniziano a diminuire e la salita si fa ancor più soddisfacente per tutti, addirittura marco all’ uscita della cresta finale quasi mi chiede il bis;)

Classica foto di vetta, anzi da anticima, ma ancor meglio perché inesplorata dagli altri! e giù con passo deciso per chiudere l anello e tornare al passo

Il percorso è ben attrezzato, la consigliamo a tutti quelli che sono un po’ allenati (come requisito almeno almeno 1/3 della forza degli Sbombati) oppure a coloro che hanno un po di familiarità con l arrampicata e con il verticale.