Sull’onda di entusiasmo del Basodino della scorsa gita e con la voglia di esplorare un po’ meglio la zona attorno al Monte Rosa, (Prossimo Obiettivo Sbombate), Cap. Lucone racimola una manciata di uomini per la missione “First 4.000”. Compito del team, (Cap. Lucone, Marco e Christian), raggiungere il famigerato Breithorn (4165 mt).
Come si nota dalla foto, una cima aguzza, dall’aspetto provocatorio. Sveglia ore 03:00, preparazione vettovaglie (viveri e attrezzatura) e alle 04:00 partenza con destinazione Cervinia. Alla guida Marco, che supervisionato da Cap. Lucone supera ogni casello come se niente fosse. Accomodato sui sedili posteriori il Sacri che al pensiero di portare la corda da 60 metri crolla in un sonno profondo; si sveglierà solo a causa di un tornante di 270°, poco prima del parcheggio di Cervinia. Ore 07:00, il manipolo indossa la pesante attrezzatura, mangia un panino (avevano già percorso 260 km) e si incamminano verso la metà. In poco più di 30 minuti i nostri uomini sono già a 3500 metri sul livello del mare freschi come rose, come se tre tronchi di bidonvia li avessero condotti fino lassù.
Sono le 09:00 e la squadriglia è appena sbarcata al Rifugio “Guide del Cervino”. La vista che si trovano davanti è unica. Il Plateau Rosa e il Matterhorn con i suoi 4478 metri dominano la scena. Dopo aver indossato le protezioni del caso (crema da sole, antivento, casco, guanti, beretta, scaldacollo…) al via libera di Cap. Lucone gli uomini continuano la salita. E’ quando si giunge in prossimità del colle del Breithorn, che separa il Piccolo Cervino dalla Gobba di Rollin, che l’ambiente dà il meglio di sé.
Da questo ampio pianoro è possibile vedere tutto il crinale, costellato di cime oltre i 4000. Giunti alla fine del pianoro Sacri inizia a sentire la quota (o più probabilmente la corda da 60 metri che si portava nello zaino) ma il gruppo continua stoicamente ad avanzare verso l’obiettivo: la cupola ghiacciata del Breithorn. Le condizioni della neve rendono la salita piuttosto semplice, evitando così l’utilizzo di ramponi o rampanti ma è il vento sull’ampia cima a rendere le foto di rito più complicate.
Soddisfatti della cima e condizionati dal forte vento gelido (attorno ai -12°) decidono di non proseguire per il Breithorn Centrale ma di godersi una tutta-guadagnata-discesa verso valle. Pranzo nei pressi del Ristorante “Matterhorn Glacier Paradise” con annessa ascensione in elevator al piccolo Cervino su piattaforma panoramica.
Volendo godersi il più possibile la neve il manipolo decide di fare un salto rapido sulla Gobba di Rollin e altrettanto velocemente di abbandonarla visto il vento a dir poco gelido. Alla squadra non resta che godersi la discesa su delle piste da brivido fino a Cervinia con pausa tattica per Mista. Con 3500 metri di dislivello e 520 km “First 4000” mission complete!!
P.S. Non sono andati per scroccare gli impianti ma perché volevano vedere il Mezzalama.