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Recastello, canale Nord

Come sempre, i giri più belli sono anche quelli i più agognati nei giorni precedenti.  Da quando il Recastello viene gettato nella mischia di Whatsapp, in poco tempo diventa magicamente il Resegone nella mente anormale di Simone, che va in tilt quando gli rispondono che si sale da Cinisello Balsamo. Nella mente pianificatrice e malefica di Lucone diventa invece l’Arera sperando così di poter dare buca più a cuor leggero, illuso.Il muro dei fratelli Trussardi M&M regge, Fabietto esulta, ma non è finita. Continue reading Recastello, canale Nord

Sentiero delle Orobie Orientali

Premessa: L’obiettivo di questo articolo non è quello di scrivere una guida completa e tecnica del giro delle Orobie Orientali, ma è solo quello di ricordare questi giorni emozionanti e di consigliare/ illustrare con commenti e foto personali questo fantastico sentiero. Pertanto tempi, difficoltà e “impressioni” sono solamente indicativi e variano logicamente da persona a persona.

Sono passa ti quasi 3 anni da quando abbiamo percorso il sentiero delle Orobie orientali in occasione del tradizionale trekking che il CAI di Clusone organizza ogni anno.
Per me (Luca), Dario e Marco era il primo trekking che affrontavamo e possiamo dire che questo è stato il primo giro del gruppo “Sbombate”.
Gli altri due  sbombati erano ancora dei semi sconosciuti: Fabio era appeso con della corda su qualche crap, mentre Simone era in giro da qualche parte per il mondo… Continue reading Sentiero delle Orobie Orientali

Monte Torena

12

Data: 27/09/2014

Mappa sentieri:

Torena

Descrizione:

Partenza da Valbondione alle 7.15; si prospetta una giornata stupenda… Dopo qualche crisi psicologica, per il lungo percorso da fare, giungiamo alla scorciatoia che ci porta al rifugio curò dopo circa 1 ora e mezza.
La parte più “noiosa” del percorso è fatta, e da qui si vede in lontananza la meta finale: il pizzo Torena. Proseguiamo lungo il sentiero che costeggia il lago per fermarci poi, nel primo posto al sole, a mangiare,qualcuno un bel panino sano, qualcun’altro (vedi foto) alcune sostenza che nuociono gravemente la salute.
Raggiungiamo il rifugio barbellino; la meta è sempre più vicina! Prendiamo il sentiero militare che si alza gradualmente fino al bivio con le indicazioni verso il passo serio. Qui il sentiero diventa a tratti un po’ esposto ma niente di che. Raggiunta la conca, dalla quale si vede il passo serio, si svolta a destra fino alla cresta abbastanza ripida,ma semplice, che ci porta nel giro di mezz’ora all’anticima del pizzo torena.
Si prosegue poi lungo una cresta un po’ esposta, ma semplice per raggiungere la meritata meta. Il cielo chiaro e limpido ci permette di vedere il mondo intero.
Dopo qualche panino e una bella birretta in compagnia, decidiamo di scendere da un canalino che si prende qualche metro dopo la cima. Che dire!discesa fantastica assieme a qualche sasso di troppo! Arrivati in fondo al ghiaione teniamo la sinistra per raggiungere il passo grasso di Pila per prendere il sentiero che ci porta al Barbellino. Da qui poi inizia l’infinita discesa verso i comodissimi sedili della macchina.

-Valbondione- Curò 1 ora e mezza
-Rif. Barbellino 45 min
-Passo serio 50 min
-Cima Torena 45 min
-Rif. Barbellino 1 ora e mezza
-Valbondione 2 ore

Dislivello totale: 2000 m

Note:
Il giro va fatto nel verso indicato, la salita dal canalino è sconsigliata perché troppo franoso

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Pizzo Strinato (2836 m)

Data: 08/09/2014

Mappa Sentieri:
Mappa Sentieri
Esito:
negativo, da ritentare

Tempi e sentieri: 
Valbondione-Barbellino: 2h 50
Barbellino-cresta meridionale Strinato: 1h 30

Dislivello totale: 1750 m

Note: Giungendo al rifugio Barbellino si vede sulla propria destra la vetta acuta e suggestiva del Pizzo Strinato. Guardando il Pizzo, leggermente a sinistra si vede una grottina, da lì parte la ferrata, montata pochi anni fa dal rifugista Piffari ritenuta molto bella e non troppo impegnativa. Purtroppo come giungere all’attacco della ferrata non é ben segnalato e se si seguono i bolli rossi ( comunque non troppi) ci si trova sul collettino dietro la vetta, dal quale passa il sentiero normale in cresta, molto esposto e su roccette abbastanza sfaldabili. Nonostante non abbiamo trovato la ferrata ( ci torneremo!) giro molto bello, tranquillo fino al lago naturale e più ripido proseguendo verso la vetta, potendo apprezzare i massi di Verrucano Lombardo ( quasi 300 milioni di anni!), con clasti di quarzo di notevoli dimensioni. Molto consigliabile il bagno rigenerante nel Serio appena nato!

Pizzo del Diavolo della Malgina

Data: 31-07-2013

Mappa sentieri:

Diavolo della Malgina

Tempi e sentieri:
-consoli-incrociosentiero lago malgina :40 minuti (è circa a tre quarti del sentiero per andare al barbellino)
-incrocio lago malgina-lago malgina : 30 minuti
-lago malgina- lago malgina superiore (lago a forma di cuore) : 20 minuti ( il sentiero lo si prende appena prima del lago e va verso
la sponda sinistra del lago della malgina)
-lago malgina superiore-cima diavolo : 1 ora e mezza con calma
dscesa al lago della malgina : 1 ora e mezza
-lago malgina- lago gelt : 20 minuti tirati
-lago gelt-passo caronella : 1 ora
-passo caronella- rifugio barbellino 1 ora e mezza
-rif- barbellino-consoli : 45 minuti

Stato fisico: allenati

Dislivello totale: –

Note:
-giro fantastico da rifare
-si puo andare anche solo al lago della malgina superiore che ne vale la pena; si trova in una conca stupenda
-si puo fare anche il giro lago malgina (basso)-lago gelt-passo caronella-barbellino che è fantastico! facendo molta attenzione alla neve che resiste fino  a tarda stagione
-la salita alla cima non è particolarmente pericolosa, bisogna andare più tardi possibile per evitare fare degli attraversamenti pericolosi nella neve inoltre nella salita nel canalino bisogna stare attenti a non andare fino in cima (al canalino) ma dopo circa 30 metri di salita svoltare a sinistra e proseguire verso la cima leggermente in cresta
– per andare al passo caronella abbiamo incontrato molta neve (inverno molto nevoso), è preferibile anche qui andare a tarda stagione, il tratto finale per andare al passo è molto ripido, la discesa dall’altra parte è bellina

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